La Torre “Saracena”

04 agosto 2020

La Torre “Saracena”

Torre San Fantino è un’antica torre d'avvistamento dei saraceni del XVI° secolo, chiamata da molti per questo motivo anche col nome di Torre “Saracena”.

La torre sorge in zona San Fantino, precisamente all’interno del Parco dei Tauriani.

E’ stata costruita nel 1565 e fa parte di un sistema di avvistamento costiero che per il versante tirrenico parte dal Castello dei Ruffo di Scilla per finire a Napoli.

Come già detto, queste torri avevano la funzione di avvistare i saraceni e segnalarne l’arrivo.

Ricordiamo che i saraceni per molti secoli hanno devastato e seminato il panico lungo queste coste, la stessa Taureana fu distrutta nel 951 d.C. da una delle loro incursioni.

Il sistema delle torri è di grande fascino e di manifesta bellezza, perché ognuna di queste, proprio per la loro funzione, era ubicata in punti di importante valore paesaggistico; ogni torre doveva avere bene in vista la torre precedente e quella successiva.

Il segnale che avvisava le torri più vicine dell’imminente arrivo dei saraceni veniva di norma dato con delle torce, dei segnali di fuoco, e con un insieme di gendarmi a cavallo che avvisavano le popolazioni indigene dell’incombente pericolo.

Per quanto concerne Palmi il complesso delle torri ne comprendeva con certezza 3: oltre alla suindicata Torre San Fantino, vi erano Torre San Francesco e Torre San Giacomo.

Quest’ultima torre era posizionata nei pressi della spiaggia di “Rovaglioso” mentre Torre San Francesco si trovava in località contrada “Torre” lungo la strada che conduce alla Marinella.

Per dovere di completezza, occorre tenere presente che in alcune stampe di fine ‘700 appare una quarta torre ubicata nelle dolci colline fra Palmi e Gioia Tauro, di questa torre, però, sono poche le notizie certe.

Nel 1549 Palmi fu distrutta ad opera proprio dei saraceni (alcuni sostengono per mano del famoso corsaro turco Dragut Rais) e, preso atto dell’accaduto, il duca di Seminara Carlo II Spinelli, che era molto legato a Palmi, decise di riedificarla e cingerla da possenti mura per difenderla da eventuali futuri attacchi.

Tale apparato difensivo comprendeva, quindi, l'edificazione delle torri di San Francesco e di San Fantino.

Dal 1913 Torre San Fantino è tutelata da un decreto ad hoc, mentre dal 2011, come già accennato, fa parte del Parco Archeologico dei Tauriani, un parco di grande interesse non solo storico ma anche paesaggistico nato dagli scavi iniziati nel ’95 e che hanno portato alla luce numerosi reperti dell’antica Taureana, un’antica città brettia di grande interesse storico, conquistata successivamente dai greci (epoca in cui fissava il limite nord della chora di Reghion), poi dai romani e, infine, divenuta in epoca altomedievale sede vescovile.

Di Taureana si dirà più diffusamente in seguito...

La costruzione delle torri

 Nel 1549, avvenne la distruzione di Palmi ad opera del corsaro turco Dragut Rais.

A seguito di tale devastazione il duca di Seminara Carlo II Spinelli, che era divenuto feudatario della città nel 1555, decise di riedificare la «terra di Palma» e di fortificarla.

Pertanto decise di costruire anche due torri di guardia costiera.

Una fu chiamata di «San Francesco», ed era ubicata nella località ancora oggi denominata Torre, e l'altra, costruita presso la Chiesa di San Fantino, fu detta «di Pietrenere», dal nome della marina sottostante.

La costruzione della Torre di Pietrenere, come indica l'iscrizione riportata a tutt'oggi, risale al 1565.
 
Da un atto del 1747 la torre risultava allora di proprietà di Bruno Ubaldo, quale «Capitano proprietario della Reggia Torre delle Pietre Negre in giurisdizione della Città di Seminara».
 
Il 16 agosto 1913 venne emesso un decreto di tutela della torre.
 
Dall'11 settembre del 2011 la torre fa parte del Parco Archeologico dei Tauriani "Antonio De Salvo", inaugurato a seguito degli scavi archeologici che avvengono dal 1995 nell'area vicina al manufatto e che hanno portato alla luce le rovine dell'antica Tauriana.
 
La torre ha una circonferenza alla base di circa 22 metri, una larghezza di 8 metri, un'altezza di 15 metri e la porta d'entrata è collocata ad un'altezza di 7 metri dal suolo, e conduce ad una camera provvista di feritoie sui muri perimetrali.
I materiali usati per realizzarla sono pietre naturali e mattoni.
L'unica finestra della torre è collocata dalla parte che guarda verso l'interno, lasciando la parte rivolta verso il mare senza aperture, in modo che le navi nemiche non potessero avvistare l'eventuale luce del torriero.

Testo e foto a cura dell'Avv. Eugenio Crea

#palmidAmare 

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